Vigne

Presente nella raccolta Scritte sulla pelle.

Vigne

Legno
è il tronco alla mano,
assopito
nel suo fondale di neve.

Come carta da musica
suona la collina,
disegnata dai filari,
nel sole
dell'ultimo acquario.

Acuti di violino
su, ai confini del cielo,
e bassi di corno
ai bordi infossati
del gaggieto.

I colori di Vivaldi
mescolati coi suoni
di Brueghel il vecchio.

Un re
mi ha insegnato
a piegare il ginocchio
al calzo della vite
per interrogarla col ferro
sul tralcio della vita.

È carezza
quella che poso
sulla ruvida scorza.

Carezza
che ascolta e capisce
più ancora che l'occhio
i luoghi della ferita.

Sognano
le gemme di seta
doppio, triplo germoglio,
cornucopie di pampini
e gronde d'uva
traboccanti.

Corre il filo spoglio
su tre registri
da un palo all'altro
di testata.

Ogni ceppo
la sua verga
di sei otto occhi
e in basso
il dito di rincalzo.

La vite vive
del rogo dei suoi tralci
e la collina
della neve,
del sole
e del vento tra i filari

Io sento avvicinarsi la fine
ogni volta che il disgelo
ci consegna una vigna
abbandonata a se stessa.

(15-1-96)