Presente nella raccolta Scritte sulla pelle.
Una macchia gialla di canne
crepita
al bordo della strada.
Le foglie,
vetrificate dal gelo,
solo più attendono
la fiamma che sale dagli sterpi
e la macina purificatrice della fresa..
Ride l'occhio
al loro improvviso bagliore
nel grigio del cielo
e nel bruno muto
delle campagne.
Come a marzo
si rallegra
per il rosa dei peschi
e per il candore fragile
del vecchio mandorlo.
Ha il velo di Maya
ornamenti diversi
per le diverse stagioni
ed è sorpresa al cuore
che anche la morte possa,
coi suoi colori,
dare bellezza alle cose
e, coi suoi suoni,
vita
al loro passare.
(26-2-97)